INSULINEMIA
Tempi di consegna
3 Giorni Lavorativi
Descrizione
L'insulina un ormone prodotto ed immagazzinato a livello delle cellule pancreatiche beta. Regola la glicemia e il metabolismo dei carboidrati e dei grassi di deposito. Dopo un pasto, quando la glicemia aumenta, l'insulina favorisce la captazione del glucosio da parte delle cellule, in particolare delle cellule muscolari ed adipociti, che lo utilizzano come fonte di energia. L'insulina, inoltre, stimola a livello epatico l'immagazzinamento del glucosio in eccesso in forma di carboidrati (glicogeno) o acidi grassi. L'insulina indispensabile alla sopravvivenza umana. In assenza di insulina il glucosio non pu˜ entrare nelle cellule ed i livelli di glicemia aumentano fino ad arrivare al coma diabetico, una condizione di pericolo per la vita. Nel diabete di tipo I la produzione endogena di insulina talmente ridotta che deve essere somministrata pi volte al giorno. Nel diabete di tipo II l'insulina viene prodotta, ma sono necessari farmaci che aumentano la risposta cellulare all'insulina (nel tempo o in caso di obesità le cellule possono diventare resistenti) o che stimolano la produzione di insulina stessa. Anche l'eccesso di insulina pu˜ essere dannoso all'organismo; una possibile causa potrebbe essere la presenza di un tumore che produce insulina (insulinoma). L'eccesso di insulina pu˜ provocare ipoglicemia con sudorazione, tachicardia, fame, confusione, disturbi visivi e svenimenti. L'insulino-resistenza (o bassa sensibilità insulinica) pu˜ essere definita come una condizione in cui le normali quantità di insulina producono una risposta biologica subottimale e pu˜ coinvolgere pi organi e tessuti (fegato, muscolo scheletrico e tessuto adiposo) oppure un unico tipo cellulare (ad esempio la cellula muscolare scheletrica). Quando si discute di insulino-resistenza in termini generici si allude al deficitario effetto biologico dell'insulina nel regolare il metabolismo glucidico (in pratica ad un effetto ipoglicemizzante minore di quello atteso). L'insulino-resistenza ha una base genetica ma influenzata anche da fattori acquisiti e/o ambientali. L'eccesso ponderale, localizzazione prevalentemente centrale e, soprattutto, viscerale dell'adipe, dieta iperlipidica, scarsa attività fisica, fumo di sigaretta, alcuni farmaci (glucocorticoidi, diuretici tiazidici, beta-bloccanti) sono in grado di ridurre la sensibilità insulinica. Su molti fattori possibile esercitare un efficace intervento terapeutico.Preparazione Paziente
E' necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua.Richiedi Preventivo
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